sabato 2 novembre 2024

Dias de Los muertos, il ricordo dei defunti in America latina


In questi giorni in Messico e in alcuni paesi del Sudamerica si celebra lo Dias del Los Muertos.
Una tradizione simile all’europea Samhain che ha antichissime origini legate alla cultura precolombiana.
Il Día de Muertos era celebrato dagli Aztechi e dai Toltechi, i quali consideravano il lutto come una mancanza di rispetto per il defunto. Per queste civiltà l’inizio e la fine dell’esistenza erano strettamente legate.
La morte è parte della vita, un passaggio inevitabile del ciclo dell'esistenza, e la vita stessa infatti ci conduce alla morte che è allo stesso tempo il suo contrario e il suo compimento.
Questa festa era in origine dedicata alla divinità Mictecacihuatl, la dea del regno dei morti, il Mictlan.
In questi giorni gli spiriti dei defunti tornano a visitare le rispettive famiglie, le quali hanno preparato per loro altari adornati con candele, teschi colorati e fiori. 
Per gli spiriti vengono lasciati cibo e ricordi come fotografie o oggetti appartenuti ai defunti, affinché possano sfamarsi e vivere nella memoria dei posteri.
Questa usanza si chiama ofrenda, questi altari sono considerati dei passaggi tra io mondo dei vivi e quello dei morti, li troviamo nelle case, nei cimiteri e nelle piazze.
Nel XVI secolo, con l'arrivo dei conquistadores, succede ciò che è successo a Samhain in Europa con l'arrivo del cristianesimo.
Gli spagnoli integrano e trasformano questa celebrazione facendola combaciare con la ricorrenza cattolica del giorno dei morti.
Lo Dia de los muertos quindi assume una nuova importanza nella appena nata cultura latina che si sta storicamente costruendo dopo l'arrivo degli europei.
Se cambiano le divinità la sua forma rimane però immutata, infatti anche con il graduale passaggio al cristianesimo si continua ad allestire le coloratissime ofrendas.
Il teschio è indubbiamente il simbolo più conosciuto, amato e riprodotto, anche grazie alla Catrina, la maschera, nata attorno al 1910, che raffigura una donna col volto dipinto di bianco, ad emulare il teschio, vestita con fiori e colorati abiti da nobildonna europea.
Il Día de Muertos è riconosciuto come patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco, e ai giorni nostri viene celebrato anche dai media, grazie a film di successo, basta pensare a "Coco" della Pixar, e al ritorno dell'interesse per la cultura messicana innescato dalla riscoperta del personaggio di Frida Kahlo.

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